Tennistavolo: 3,5 Secondi tra Vittoria e Sconfitta

Nel tennistavolo, 3.5 secondi è il tempo medio a disposizione di un atleta per vincere il punto. In questo lasso di tempo, vengono effettuati dai 3 ai 5 colpi e al nostro giocatore necessita un mix di agilità, esplosività, velocità e reazione per poter performare al meglio possibile. 

Da otto anni ho avuto il piacere di allenare Debora Vivarelli, una giovane talentuosa atleta che aveva raggiunto le prime posizioni del ranking italiano, ma che ancora non aveva raggiunto il suo obbiettivo: qualificarsi alle Olimpiadi. 

Alla fine della scorsa stagione, mentre preparavo il programma per questa stagione che ci avrebbe portato alle qualificazioni per Tokio 2020, ho riflettuto molto cosa su mancasse ancora a Debora per poter competere con le migliori atlete europee.
Guardando e confrontando i test fisici, i resoconti degli allenamenti e i video dei match della stagione passata, era evidente come la capacità di spostamento fosse uno dei problemi che limitavano le performance di Debora. Nei test era un’atleta veloce ed esplosiva, in partita i risultati peggioravano. 

Nella mia esperienza, prima di giocatore e poi di allenatore, ho visto diversi metodi utilizzati per poter allenare la velocità negli spostamenti, tutti legati alla capacità di spinta laterale e accelerazione/decelerazione in un breve spazio. Questi esercizi, però, non tengono conto di un fattore molto importante: in partita i movimenti devono essere effettuati a seguito di un colpo avversario (= input esterno). 

Il Tennistavolo è uno sport altamente tecnico, con infinite variabili date dalle diverse rotazioni che la pallina può assumere. É importante la capacità di riconoscere e trasmettere uno stimolo da parte dell’occhio, e diventa fondamentale associarlo ai movimenti di braccia e gambe.

La domanda era: come questa variabile deve influenzare i nostri allenamenti?

Si trattava di ricreare una situazione in cui l’atleta dovesse reagire velocemente ad un input imprevedibile. 
Con questo obbiettivo, ho implementato l’utilizzo dei semafori del WittySEM nei nostri allenamenti. Grazie alla funzione “Agility” abbiamo utilizzato due serie di esercizi specifici con diversi obbiettivi:

  • reazione e movimento occhio/mano: l’obbiettivo è il miglioramento nel riconoscimento dell’input e nella reazione quasi istantanea del braccio dominante. Il ritardo tra un impulso ed il successivo è di 2 decimi.  In questo tipo di esercizi, dopo le prime prove, abbiamo utilizzato dei segnali di disturbo cosicché l’atleta doveva abituarsi a riconoscere il segnale corretto prima di reagire. 
  • reazione e movimento occhio/gambe: l’atleta deve effettuare footwork precisi per raggiungere il semaforo corretto. Il ritardo tra un impulso e l’altro è di 0.5. Ciò permette di ricreare un ambiente specifico: dopo uno spostamento l’atleta può riprendere la posizione di base ed aspettare un nuovo impulso. 

In questa tipologia di esercizi abbiamo utilizzato un unico stimolo che si muove tra i semafori, per dare all’atleta la possibilità di concentrarsi anche sul corretto footwork. Il passaggio successivo sarà quello di implementare ulteriormente i segnali di disturbo, in modo che diano un ambiente ancora più similare a quello di gara. 

Questo tipo di preparazione mi ha permesso di riprodurre un esercizio in cui sviluppare la velocità in un contesto molto simile a quello che avviene durante una partita con diversi vantaggi rispetto ai metodi “tradizionali”:

  • l’atleta può concentrarsi esclusivamente sul movimento delle gambe / braccia senza doversi preoccupare della pallina
  • l’esercizio ha una componente di imprevedibilità assoluta in quanto gli stimoli sono gestiti interamente dal Cronometro Witty e quindi non possono essere anticipati. 
  • la trasmissione live dei dati permette di valutare istantaneamente le performance dell’atleta e monitorare il suo stato nell’arco del lungo periodo. 

Questo tipo di allenamento non sostituisce interamente le sessioni di velocità, ma le implementa al fine di migliorare il processo che parte dagli occhi e arriva ai muscoli, e permettere così al nostro atleta di performare al meglio quei “maledetti” 3,5 secondi. 

Jason Davide Luini

Psicologia Forense

Assieme all' ing. Federico Gori, presso i laboratori Mind Gym di Pro Motus, con l'ausilio dell'innovativa strumentazione di cronometria mentale e stimolazione cognitivo-motoria sviluppata da Microgate, prosegue l'impegno dello Studio Piccolin - Psicologia e Neuropsicologia per la promozione e l'applicazione della neuropsicologia clinica e forense sul territorio altoatesino.
In merito, per la parte forense rilanciamo un breve accenno al contributo delle neuroscienze in riferimento ai fenomeni di c.d. "Crime related Amnesia"

Il servizio della Tv Locale RTTR:

Sempre più spesso chi uccide o tenta di uccidere poi dichiara di non ricordare nulla ma a Bolzano c’è un team di esperti in neuroscienze che riesce a scoprire i simulatori.

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Over the Top

Una corsa di 330km e 24.000 mt di dislivello non si affronta solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Ecco come abbiamo aiutato 2 atleti dell'Esercito Italiano (uno che l'affrontava per la prima volta e l'altro che nella edizione precedente aveva abbandonato quando mancavano 3 o 4 km!!) con le nostre metodologie di Training Cognitivo, oltre che ovviamente con la valutazione e preparazione atletica.

 

Miami Marlins e Witty

In questo articolo sul sito ufficiale della lega MLB americana, si spiega come la squadra dei Miami Marlins (al momento della scrittura del post, in prima posizione nella loro Division) usi la nostra tecnologia WITTY per allenamenti con evidenze oggettive.

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Dallo sport agli eSports e dagli eSports allo sport

image.jpgNell’immaginario collettivo lo sfegatato giocatore di videogame è spesso raffigurato da un ragazzo non molto sportivo che trascorre gran parte della propria giornata sprofondato in poltrona e circondato da cibo tutt’altro che salutare.

Bazzicando l’ambiente degli eSports, pratica discussa anche all’ultima edizione di Enada, la più importante fiera dedicata al gioco d’azzardo, settore di cui fa parte anche casino.netbet.it, scopriamo come questa fotografia sia tutt’altro che veritiera.

Perché trasformare quello che inizia come un passatempo in un vero e proprio lavoro non è impresa semplice. Oltre a un’innata abilità nel destreggiarsi fra joystick e pulsanti colorati serve anche una certa resistenza fisica.

E’ per questo che negli ultimi anni i professionisti dei videogiochi hanno affiancato alle sessioni d’allenamento davanti lo schermo del computer anche quelle in palestra oppure all’aria aperta.

Di eSports si parla ormai da diverso tempo.

In Italia è il 1984 quando viene fondata l’AIVA, acronimo che sta per Associazione Italiana Video Atletica. Il suo scopo primario è quello di vigilare sui campionati di videogame che via, via stanno prendendo piede anche nel Belpaese.

L’anno successivo, in occasione del Salone Internazionale della Musica, l’AIVA organizza a Milano addirittura il primo “Campionato Italiano di Video Atletica”. Non dobbiamo però immaginarci un’arena con tanti giocatori seduti alle proprie postazioni. Una delle rare immagini di quell’evento giunte fino ai giorni nostri somiglia a quelle scene che, chi ha qualche capello bianco in testa, avrà visto mille volte nei bar e nelle sale giochi degli anni Ottanta: un ragazzo in piedi davanti a un cabinato e gruppetti di curiosi tutt’attorno.

Ma nonostante il boom dei videogame, facilitato dall’arrivo nelle case degli italiani di computer sempre più performanti, l’AIVA si scioglie nel volgere di qualche anno.

Il resto è storia abbastanza recente.

E’ del 2014 la nascita di GEC, vale a dire Giochi Elettronici Competitivi, settore sportivo di Asi ed ente riconosciuto dal Coni. Mentre tre anni più tardi, alla conclusione del 2017, muove i primi passi la Federazione italiana degli E-Sports.

I numeri diffusi dalle ultime ricerche svolte in Italia, poi, parlano di 3,3 milioni di persone che nel corso del 2017 hanno giocato con titoli che possiamo definire a tutti gli effetti eSports. Non solo. Ammonterebbero a 260.000 circa gli individui che quotidianamente seguono gli eSports, mentre quelli che lo fanno saltuariamente sarebbero circa 1 milione.

E il futuro cosa ci riserverà?

In attesa di conoscere se gli eSports faranno parte dei giochi olimpici, una decisione da parte del CIO è attesa in occasione di Tokyo 2020, di sicuro c’è che molte delle tecnologie utilizzate nei videogame sono ormai prese in prestito anche dagli sport più tradizionali. Pensiamo a quanto avviene nel motociclismo e nell’automobilismo con i simulatori, ormai indispensabili per mettere a punto i bolidi a due o quattro ruote e centrare la vittoria. Ma tutte queste tecnologie hanno fatto il loro ingresso anche nel granitico mondo del calcio, tanto che uno dei club più prestigiosi dell’Inghilterra allena i tempi di reazione dei propri portieri sfruttando uno schermo gigante con luci multicolori.

Il centesimo High Tech

ftFilippo Tortu, come molti sanno anche dagli spot del noto carrier telefonico, è attualmente lo sprinter italiano più veloce di sempre, unico ad aver abbattuto il mitico muro dei 10 secondi sui 100 metri piani. Ci fa molto piacere che le nostre tecnologie e devices lo abbiano aiutato a raggiungere questi livelli, perché come dice lui, "ogni centesimo conta..." e senza l'ausilio della #sportscience a questi livelli diventa molto difficile migliorarsi.

Scarica l'articolo di Corriere Innovazione...

Test Cognitivi nei processi di selezione dell’Esercito Italiano

Ieri è stata inaugurata la prima delle 4 sedi dei Centri di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito Italiano dove i candidati, primi in Europa, nell'ambito dei test psicoattitudinali affronteranno anche dei test cognitivi tramite la piattaforma BrainHQ che da tempo proponiamo ai nostri clienti nel mondo sportivo/medicale sia da PC che con i nostri device (semafori intelligenti).

Oltre alla fornitura, insieme al partner Bitech dell'hardware (pc e networking con una avanzata gestione del supporto remoto basata su Cisco Meraki) è stato interessante gestire l'architettura dei servizi (asp.net core, signalR, azure) oltre a creare un wrapper del browser in wpf totem-like per la gestione del test in maniera assolutamente automatica; creazione on-the fly dell'utente-candidato -che resta anonimo per tutto il percorso e che dura solo lo spazio del test-, console del teacher per abilitare le postazioni, abilitare la stampa finale, ecc.

Comunicato Stampa Esercito Italiano…

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Falconeria negli Emirati Arabi Uniti

Microgate già da qualche anno è attivamente impegnata nella gestione delle gare di Falconeria che si tengono negli Emirati Arabi Uniti (UAE) e più precisamente nei maggiori campionati di Dubai e Abu Dhabi.

Partiti nel 2010 con il solo intento di fornire sistemi di cronometraggio per questo particolare tipo di competizioni, oggi i servizi offerti ai due principali clienti (Fazza3 - H.H. Sheikh Hamdan Bin Mohamed Dubai e Abu Dhabi Falconers Club) spaziano dal Body Rental di una squadra di 12 skillati cronometristi, al software per il cronometraggio gare e per la gestione delle anagrafiche dati di oltre 4.000 falchi e quasi 1.000 proprietari e falconieri, ai sistemi per la grafica TV e per il tracking 3D dei voli dei falchi, siti Web, apps mobile, servizi per il feed di dati, oltre alla consulenza per il miglioramento dei processi e dei workflow all’interno dei campionati e delle singole gare.

Tipologie di gare

Le gare di falconeria che si disputano in questi paesi si dividono in tre tipologie ed ognuna pone delle sfide tecnologiche per ottenere la massima precisione e affidabilità.

Telwah

È la regina delle gare e quella a cui partecipano più concorrenti ed è una classica prova di velocità in linea in cui il falco deve percorrere 400mt (o 600mt a seconda dell’evento) volando più vicino possibile al terreno restando il più possibile all’interno dello strato limite. Il falconiere in partenza fa partire il falco (senza slancio) e all’arrivo un “catcher” con un bastone e una corda rotante alla quale è attaccata una finta preda attira il volatile. I migliori compiono il tragitto in poco più di 16 secondi con velocità di punta di oltre 110kmh. Il transito sulla linea di partenza ed arrivo viene rilevato da un Lidar che cattura lo start appena il falco esce dalla launching-area e da uno di stop posto in fondo sulla linea di traguardo. Fondamentali sono precisione e accuratezza in quanto i distacchi sono nell’ordine del millesimo (si sono verificati pari meriti al decimillesimo di secondo!) e per raggiungere questo obiettivo vengono utilizzati due coppie di LIDAR sulla linea di traguardo. Un FinishLynx a 5.000 frames/sec sulla linea di partenza e due FinishLynx sulla linea di traguardo, con ottiche diverse, a 10.000 frames/sec. garantiscono un backup e un ulteriore sistema di rilevamento dei tempi per ogni eventuale verifica in caso di richiesta da parte del comitato di gara.

Baloon

Ad un pallone aerostatico posto a 150 metri di altezza vengono attaccate delle finte prede che il falco deve staccare raggiungendole nel minor tempo possibile (sfruttando le termiche ascensionali ed una salita a spirale). Start e Stop vengono dati manualmente da due giudici (tramite due Encoder radio Linkgate) che visivamente vedono il falco partire e staccare la preda. Visto che i distacchi medi sono nell’ordine di qualche secondo, non sono finora stati presi in considerazione metodi più sofisticati.

Aeroplane

Un aeroplano radiocomandato con attaccata una finta preda compie un percorso tra piloni conici che fungono da “porte” e il falco deve inseguire l’aeromodello senza mai prenderlo; i percorsi variano dallo slalom tra più piloni all’endurance con distanze dai 1.200 ai 2.000 metri su percorsi brevi da 300 metri ripetuti più volte, al chilometro percorso in entrambi i sensi. In questo caso falco e “pilota” formano un team che deve lavorare all’unisono (il pilota deve farsi avvicinare per farsi inseguire scegliendo le traiettorie più giuste e veloci). Il tempo viene preso da un unico Lidar che funge da start e stop (è necessario l’intervento costante umano per chiudere/aprire la linea per consentire il rilevamento del falco e non dell’aeromodello o della preda).

Hardware standard e custom

La catena del sistema di cronometraggio di una gara è composta principalmente da cronometri Rei2, il collaudato sistema via radio Linkgate, tabelloni a LED MicroTab e MicroGraph sia all’aperto sul campo gara (molto apprezzati per la loro luminosità e leggibilità anche in pieno sole) sia nelle varie tende dove pubblico e addetti ai lavori possono seguire la gara al fresco. Le camere per il fotofinish di backup sono le collaudate EtherLynx PRO di FinishLynx di cui Microgate è distributore e fornitore di parti OEM.

La parte principale dell’attrezzatura è ospitata a seconda dei siti in un “caravan” (Timing Van) semovibile o in una apposita struttura fissa, entrambi dotati di finestre per permettere ai cronometristi di avere sempre un riscontro visivo sui concorrenti.

La parte di triggering dei segnali di start/stop, solitamente deputata alle fotocellule Polifemo, dovendo per ovvie ragioni coprire un arco di spazio/cielo molto più ampio che in altri sport, qui è svolta da dei Lidar (tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser) opportunamente customizzati da Microgate, dotati di un decoder radio LinkGate e settati in modo da prevenire falsi impulsi soprattutto da oggetti proveniente dal verso opposto al volo del falco. Per fare ciò si utilizza una coppia di lidar in cui il primo funge da trigger per avvisare il secondo che sta arrivando un impulso. La coppia trigger/main è poi opportunamente ridondata con una seconda per motivi di backup/fault tolerance.

Il secondo sviluppo custom per questo tipo di competizione è stato un anellino contenente un transponder RFID(chiamato “MgRing”) da attaccare permanentemente alla zampa di un falco. Pur essendo infatti il falco dotato di un RingNumber univoco (una sorta di Passaporto/Pedigree internazionale) i clienti desideravano escludere del tutto possibili casi di “scambi di falco” sia fortuiti che fraudolenti. Inoltre un transponder leggibile da antenne poste in totem/portali di ingresso avrebbe velocizzato di molto le operazioni di entrata/uscita dalle varie aree di competizione.

La sfida tecnologica è stata quello di concepire un anello leggero, abbastanza grande da contenere il chip RFID, che non desse fastidio all’animale, con una chiusura “one-time” che rendesse inusabile l’anello se qualcuno avesse tentato di aprirlo e con l’applicazione di una label dorata/argentata con il numero di pettorale e di associazione (AD=Abu Dhabi , F3=Fazza Dubai).

Il chip RFID, pur se di dimensioni ridottissime, è abbastanza potente da permettere la lettura solamente avvicinando l’animale ai totem, customizzati con la grafica del cliente, che contengono due antenne ricevitrici. Questo significa, velocità di scansione e soprattutto che nessuno deve toccare o avvicinarsi al falco con lettori o palmari, per la gioia dei falconieri che vogliono il loro “atleta” più tranquillo possibile.

Softwares

Database centralizzato

Tutti i dati vengono mantenuti in un database centralizzato posto su server in cluster locali e messi in mirroring con una copia sul cloud che ne permette la fruizione a siti web, apps mobile e servizi di data-sharing (api, webservices, ecc.)

RaceManager Falcon Edition

Ad inizio stagione (ed in certi casi anche prima di una gara) ogni proprietario è tenuto a registrare e iscrivere il proprio falco nel database centrale del Falcon Club; oltre ai dati anagrafici di proprietari e falconieri, vengono registrati tutti i dati dell’animale comprese tre fotografie (fronte, lato, e dettaglio della zampa con il Ring Number). Qualsiasi variazione (di categoria, età, cambio di proprietario, ecc.) viene loggata costruendo così una completa scheda che può essere consultata in qualsiasi momento. Al momento della registrazione vengono inoltre scritti sul MgRing tutti i dati salienti e apposto permanentemente alla zampa del falco. Per evitare lunghe code, i proprietari possono anticipare tutta la fase di inserimento dati dentro il sito web del cliente, dove un’area extranet riservata consente appunto di gestire la propria flotta falchi.

La gestione dei dati anagrafici, dei calendari, di risultati e statistiche avviene tramite un software denominato “RaceManger Falcon Edition”, molto semplice da imparare e usare, fondamentale visto che in questo caso la gestione è demandata a personale locale di lingua araba che deve interagire con falconieri e proprietari dei falchi.

FalconRace e software accessori

La parte clou della gestione della gara è affidata ad una versione custom del noto software di cronometraggio gare MiSpeaker.

Tutte le varie fasi di corollario sono gestite da moduli appositi (MiIn, MiOut, MiStart, ecc.)

Workflow di una gara

Gestire una gara con un numero elevato di partecipanti può essere problematico dal punto di vista dell’organizzazione e della logistica, ecco perché Microgate ha messo in piedi insieme agli organizzatori un workflow che oggi consente di far volare anche più di 400 falchi nelle ore di luce a disposizione.

Entrata nella Rest Area - MiIn

Tutti i falchi che vogliono partecipare ad una competizione vengono “scansionati” all’entrata della tenda della Rest Area per verificare che siano correttamente iscritti alla stagione corrente e, se la gara è destinata ad una sola categoria/razza o età, se appartengono al gruppo giusto.

Una volta entrati i falchi vengono messi dai loro falconieri su appositi trespoli in attesa del loro turno.

Shuffling

Quando tutti i partecipanti sono entrati, si procede alla formazione della lista di partenza tramite una procedura di sorteggio casuale (l’ordine di partenza può essere molto influente in caso di vento o condizioni atmosferiche particolari).

Nelle gare molto importanti in cui la richiesta di partecipazione viene effettuata dai proprietari/falconieri tramite una apposita sezione del sito web del cliente, tale operazione avviene in diretta TV e in giorni precedenti la gara.

Uscita dalla Rest Area – MiOut

I falchi che si appropinquano a gareggiare escono dalla Rest Area ed entrano in una zona intermedia venendo scansionati da un secondo totem.

Pronto per la gara – MiStart

Quando è il turno del falco per partire, un totem posto all’uscita della tenda scansiona per la terza volta il falco e manda, tramite i software di gestione, tutti i dati al cronometro Rei2 che lo mette come concorrente in partenza. Nel caso di gare dove la partenza non è appena fuori dal tunnel della tenda (ad esempio nella Baloon) un eventuale ultimo controllo effettuato in loco con un palmare, assicura che non ci siano stati scambi nel breve tragitto tra la tenda e la starting area.

Risultati in tempo reale

Disporre dei risultati in tempo reale per i concorrenti (in gara o in attesa) e per il pubblico presente, è sicuramente uno degli aspetti più importanti per il coinvolgimento generale.

Solo per fare un esempio, nella tenda destinata agli ospiti del sito di Dubai, sono presenti 96 (!) TV da 55” che trasmettono in ogni momento classifiche e altre informazioni derivanti dai nostri sistemi.

Un primo grado di informazione viene ottenuto dai tabelloni a LED MicroTab e MicroGraph che sono disposti sia all’esterno (via WiFi nel caso di lontananza dal Timing Van) che all’interno delle varie tende. I tabelloni forniscono informazioni sul concorrente in gara con il tempo a correre (oltre al countdown dei 2 minuti di tempo massimo per far partire il falco), distacchi, piazzamenti e i dati dei prossimi atleti in corsa. Inutile dire che i nostri tabelloni e software devono gestire perfettamente i caratteri arabi e la scrittura RTL (right to left).

Sugli schermi piatti (solitamente TV a 50 o più pollici) disposti un po’ ovunque vengono invece trasmesse le classifiche e le starting-list con un’elegante grafica corredata da loghi e sponsor.

Ad ogni conclusione di batteria o categoria vengono fornite delle stampe cartacee o dei PDF che vengono messi a disposizione su dei totem interattivi.

Grafica TV

Vista la grande popolarità di questo sport, molte delle gare più importanti vanno in diretta TV, ed è quindi stata ovvia la domanda di poter fornire informazioni da mandare in sovraimpressione non solo per il concorrente in gara (pettorale, tempo a correre, distacco, piazzamento) ma intervallando la trasmissione delle immagini con classifiche e altre informazioni (come ad esempio i dati meteo di temperatura, umidità, vento, ecc.)

La nostra “cabina” di regia è costituita da una apposita stazione grafica capace di supportare ben 8 uscite video grazie a particolari schede Matrox e Blackmagic, da un software di nuovissima generazione appositamente sviluppato per la creazione di layout e transizioni animate e soprattutto da due qualificati operatori che agli ordini del regista mandano in onda quanto richiesto.

3D Tracking Avatar

Dal 2015 un sistema di telecamere 4K poste ad un’altezza di 35 metri, riprendono la gara in linea (Telwah) del falco e ne ricostruiscono la traccia in tempo reale renderizzando un avatar che ripercorre il tragitto. Solitamente tale traccia viene sovrapposta a quella del concorrente in quel momento in testa per evidenziare i confronti di traiettorie.

Sito Web efcad.ae e servizi web

Sempre nel 2015 è stato sviluppato il sito ufficiale dell’Abu Dhabi Falcon Club presente all’indirizzo www.efcad.ae

Il sito in doppia lingua (inglese e arabo) è basato su un Content Management System (CMS) mediante il quale i content editor del club gestiscono tutti i contenuti redazionali, le news, gli eventi, photo- e video galleries, mappe, ecc.

L’interfacciamento con il database dei concorrenti e delle gare permette la pubblicazione in tempo reale dei risultati delle gare, dei partecipanti e del calendario sempre aggiornato.

Inoltre viene messa a disposizione di ogni proprietario un’area riservata dove può autonomamente gestire la propria flotta di falchi e iscrivere/rimuovere un falco ad una o più gare.

A disposizione dei club sono inoltre stati approntati dei servizi web rest/json che consentono a partner di interfacciarsi con i nostri sistemi e ricevere o mandare dati da altri siti o da mobile apps.

PhotoGallery

Qui trovate una nutrita Photo Gallery inerente la President Cup 2016 di Abu Dhabi